Assunta
(sabato 22 dicembre 2012)
Categoria:
Affetto
I MIEI NATALI CON MIA MADRE!
21:18 del 22-12-2012
Ecco un altro Natale! Questo sarà il secondo senza la mia mamma, è una strana sensazione, il natale solitamente è un momento famigliare, nell'aria si sente la dolcezza e la tenerezza del momento magico, chissà perchè ci sentiamo (quasi tutti) più buoni. Non posso dimenticare i natali con mia madre, nemmeno se mi metto d'impegno, la sua voce che puntualmente aveva da ridire su tutto, mi risuona ancora nelle orecchie, Ci teneva a tenere alte, anno dopo anno, le vecchie tradizioni della sua Sicilia, i suoi carciofi ripieni, erano qualche cosa di speciale, provo a farle, anche buone, ma i miei ragazzi, nonostante apprezzino, mi dicono sempre: mamma sono squisiti, ma quelli di nonna Renza, avevano un tocco in più, forse era la mano magica della nonna. Come dimenticare le sue arrabbiature, quando cone sempre, comprava gli ingredienti per fare (le magnole) dolcetti a base di pasta, lievito, uva sultanina e tanto olio di gomiti, nel senso che bisognava sbattere la pastella con molta energia, io ogni anno le dicevo, mamma! Invece di diventare matti a sbattere, usiamo la macchina impastatrice, apriti cielo, mi diceva che ero come un disco rotto, che non capivo niente e che solo impastando a mano lievitavano in maniera eccellente, povera mamma! Quante volte le rispondevo, poi lei si arrabbiava e non ne voleva più sapere di preparare il tutto che i miei figli avrebbero poi impastato, loro poi la prendevano con dolcezza, l'abbracciavano, per convincerla a preparare le quantità e le dosi e lei brontolando si dava da fare in cucina. Friggeva e poi stanca portava in tavola con immensa soddisfazione le sue opere ancora calde e profumate. Ricordo la sua gioia quando oltre ai regali riceveva puntualmente un peluche, impazziva per gli animaletti morbidi, li abbracciava come una bambina e ne aveva tantissimi per casa. A tenere alto il suo ricordo, ora ci sono i miei ragazzi che in onore della nonna, a natale, appena tornano dal lavoro, (lavorano anche sotto le feste) arrotolano le maniche e con energia sbattono sistematicamente a mano quelle frittelle, anche loro dicono: mamma! Niente impastatrice, la nonna diceva che così, sono speciali!
Vi chiedo scusa per questo momento triste, ma non potete immaginare come sento sopratutto sotto le feste la mancanza di quella madre, che per anni mi ha rimproverata e mandata al diavolo un sacco di volte, ma poi abbracciandomi mi diceva: vieni quà! quanto sei stronza! però ti ho fatta io, e sei la mia gioia! Grazie mamma! Per tutto!!!!!!